Intervista a Giovanni Dal Cero, sindaco di Castelnuovo del Garda.
Nella ricoperta degli antichi sapori Castelnuovo del Garda dedica una particolare attenzione al pesce di lago…
Il lago di Garda custodisce un tesoro di tradizioni gastronomiche. Un patrimonio capace di esprimere prodotti tipici e piatti contemporanei. Il pesce d’acqua dolce non è il parente povero di quello di mare: lo dimostrano le molte ricette che si tramandano da generazioni i pescatori del lago. Come i nostri “bigoli della torre”, un piatto gustoso che unisce la celebre pasta al torchio con le sarde, vera risorsa gastronomica del Garda.
Quali sono le eccellenze enogastronomiche del territorio?
Il nostro territorio è ideale per la coltura della vite e dell’ulivo grazie all’effetto benefico del binomio lago di Garda e monte Baldo che, insieme al terreno di origine morenica, consente la produzione di ottimi vini e di olio di pregiata qualità a bassissimo tenore di acidità. Ci troviamo nel cuore della zona di produzione della Doc Custoza e della Doc Bardolino, oltre che del Moro, un vino rosso locale al quale in autunno dedichiamo la rassegna enogastronomica “Moro nel piatto”.
Luoghi caratteristici da visitare?
Castelnuovo del Garda si estende tra le colline moreniche del Garda e si affaccia sul lago con tre lidi: Campanello, Gasparina e Ronchi, caratterizzati da scorci romantici e tramonti infuocati. La vocazione turistica di Castelnuovo è completata da numerose testimonianze storiche, che spaziano dai reperti romani alle pievi, alla torre del castello, alle ville del periodo della Repubblica di Venezia, alle chiese neoclassiche, ai forti della dominazione austriaca e alle numerose testimonianze di monumenti e lapidi intitolati agli eventi del Risorgimento italiano: duemila anni di storia concentrati in un unico e affascinante territorio, tra lago e colline.