Intervista a Lauro Sabaini, sindaco di Bardolino.
Quali sono le eccellenze culinarie da non perdere per chi visita Bardolino?
Bardolino è da sempre meta privilegiata dai turisti, non solo per le sue bellezze paesaggistiche ma anche, e soprattutto, per i suoi prodotti enogastronomici. Questo successo deriva dal grande lavoro compiuto dai consorzi di promozione del vino e dell’olio locali: degustare il Chiaretto di Bardolino, il vino rosa italiano più venduto al mondo, in una delle numerose cantine del territorio è un’esperienza da provare almeno una volta nella vita, coccolati dai produttori che sanno valorizzare al meglio questa autentica eccellenza. Fiore all’occhiello del nostro territorio è l’olio Garda Dop, un’autentica perla del Lago di Garda, favorita dal clima unico caratteristico di queste latitudini.
Qual’è il piatto tipico locale?
Il piatto tipico di Bardolino si chiama “Fogasa”, un dolce la cui ricetta viene tramandata da generazioni e ogni famiglia ha la propria variante, anche se la base rimane uguale per tutti, ossia un impasto formato da farina, vino, olio, zucchero e scorza di un limone. Si passa poi alla cottura sulle braci e il risultato che si ottiene è un dolce molto simile alla pastafrolla, che racchiude in sé i profumi delle tre coltivazioni del lago: uva, olive e limoni.
Quali sono gli angoli nascosti che vale la pena visitare?
Non tutti sanno che a Bardolino ci sono ben tre musei: il Museo del Vino, dove è possibile vivere l’esperienza unica della galleria sensoriale olfattiva, il Museo dell’Olio, dove sono conservati oggetti e attrezzature utilizzate fin dall’antichità per la raccolta e la spremitura delle olive e, infine, il Museo Sisan, dedicato all’ornitologia e alla fauna del Lago di Garda. Non dimentichiamo poi i monumenti storici: l’eremo di San Colombano sulla sommità della Rocca che sovrasta il paese e il lago, le mura medievali, le Ville Venete e tutte le opere architettoniche racchiuse in una guida multimediale scaricabile gratuitamente sul proprio cellulare.