Intervista a Giuliana Zocca, sindaco di Rivoli Veronese.
Qual è il prodotto tipico di Rivoli?
“L’asparago bianco di Rivoli”, coltivato nelle colline moreniche del territorio. Il suo colore lo contraddistingue dalle altre varietà ed è dovuto alla sua posizione in profondità nel terreno, lontano dalla luce.
È povero di calorie e di carboidrati e ricchissimo di fibre, minerali, ferro, proteine e vitamine A e C.
A tavola si gusta lesso con uova sode, pinzimonio di olio e aceto e nei gustosi risotti primaverili. È ottimo anche nelle zuppe, nelle frittate e abbinato a carne e pesce.
I turioni dell’asparago di Rivoli sono completamente bianchi e presentano un apice appuntito e uniforme. Devono presentare un diametro medio al centro di circa 10 mm e una lunghezza compresa tra 18 e 22 cm.
Quale operazione è prevista perché si presenti completamente bianco?
Le motte sono sottoposte a pacciamatura con l’utilizzo di un film plastico nero. L’operazione più delicata è la raccolta dei turioni, che avviene manualmente, penetrando il terreno con un apposito coltello ricurvo, e richiede grande specializzazione per evitare di danneggiare la “zampa” e di compromettere le successive produzioni. Una volta raccolti, i turioni sono confezionati in mazzi omogenei del peso di circa 1 kg.
Luogo simbolo di Rivoli Veronese è indubbiamente il Forte…
Sì, questa è la porta di accesso a Verona dalla Val d’Adige, sicuramente il più conosciuto tra i numerosi forti che circondano il territorio. Sorge a 227 m.s.m. sull’altura del monte Castello, un panorama scenegrafico visibile da ogni punto cardinale. Esso è il forte centrale della scacchiera di Rivoli, l’unico collocato a destra del fiume Adige, costruito dagli austriaci tra il 1850 e 1851.
Il Comune di Rivoli ha acquisito dal Demanio l’intero compendio monumentale di Forte Rivoli (composto da batteria alta, batteria bassa, corpo di guardia, scuderia e caserma Massena) il 25 luglio 2017.