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ALLA SCOPERTA DI MALGA LESSINIA

Gustarsi un piatto di saporitissimi gnocchi sbatui, seduti al sole… Di fronte il profilo delle creste del Baldo, alle spalle le sinuose rotondità dell’Alta Lessinia, mentre sullo sfondo il massiccio del Carega fa da degna cornice ad un panorama davvero impagabile.

Per godersi tutto questo è sufficiente salire una manciata di chilometri sopra Erbezzo fino ad incontrare Malga Lessinia, una delle più antiche e caratteristiche malghe della montagna veronese, raggiungibile comodamente in auto dai più pigri, ma meta consigliatissima per una qualsiasi delle infinite escursioni offerte dai nostri monti, a piedi, in mountain bike o a cavallo.

Costruito nel 1915 come caserma per i finanzieri che presidiavano il confine con l’Austria, dagli anni ‘60 l’edificio è stato convertito in malga ed utilizzato come base per l’alpeggio e luogo di produzione del prelibato formaggio Monte Veronese.

Una funzione, quella produttiva, che la malga conserva ancora oggi anche se la famiglia Campedelli – che
la gestisce con passione – a partire dalla fine degli anni ’90 ha progressivamente sviluppato l’aspetto ricettivo, trasformando Malga Lessinia in uno dei più conosciuti ed apprezzati rifugi dell’altopiano, un luogo dove il calore dell’ospitalità aggiunge valore alla semplicità della tradizione montanara ed alla genuinità dei cibi portati in tavola.

“Siamo una delle pochissime malghe della Lessinia dove è ancora attiva la produzione del Monte Veronese – conferma Alberto Campedelli, componente della famiglia che gestisce la struttura – tanto è vero che in estate i visitatori possono vedere da vicino come nasce il formaggio prodotto con il latte dei nostri pascoli. Durante i mesi estivi disponiamo di 30 posti all’interno, oltre ai 200 posti sui terrazzi esterni coperti con gli ombrelloni. In inverno invece all’interno, quando non c’è l’alpeggio, possiamo accogliere fino a 90 persone. Organizziamo anche feste, degustazioni, eventi musicali e visite guidate alle vicine trincee, recentemente restaurate, che durante la Seconda Guerra Mondiale delimitavano il confine Italo-Austriaco”.

Fiore all’occhiello dell’offerta gastronomica del rifugio sono ovviamente gli “gnocchi di malga” o “gnochi sbatui”, preparati al momento dalla signora Vilma e dal suo staff, con burro e formaggio prodotti direttamente in malga. Il nome “gnocchi sbatui” deriva dalla particolare lavorazione, che consiste nello “sbatterli” a mano con farina e acqua bollente, nel rispetto delle antiche tradizioni malgare. Ma la cucina di Malga Lessinia sforna piatti per tutti i palati: minestrone di verdure di stagione, canederli, la zuppa d’orzo, le pappardelle con ragù di cervo, la selvaggina e lo spezzatino.

Non mancano poi le selezioni di formaggi e salumi del territorio, la carne salà con fagioli, il formaggio fuso con polenta e funghi, e una prelibata selezione di dolci sfornati dalle pasticcerie della zona, tra i quali la crostata di fichi e noci, lo strudel di mele e la gustosa ricotta fresca di produzione propria, servita con marmellata o cioccolato.

Malga Lessinia nel periodo invernale è aperta nei fine settimana, dalle 9 alle 18, mentre da giugno a settembre è aperta tutti i giorni.

Gianluca Marastoni

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