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BLUE MONDAY

Come ogni anno, il 18 gennaio ricorre il “Blue Monday”, ovvero il giorno più triste dell’anno. Ma da dove nasce questa inusuale ricorrenza? Ebbene, proprio da una campagna pubblicitaria!  

Era l’inizio del 2005 quando la compagnia di viaggi Sky Travel decise di promuovere un’iniziativa per convincere i propri clienti che la loro tristezza aveva un fondamento scientifico e che la si poteva combattere con una bella vacanza. Il “Blue Monday” comparve così per la prima volta all’interno di un comunicato stampa aziendale e, inspiegabilmente, venne subito ripreso da diverse testate giornalistiche. 

A calcolare la data del lunedì più triste dell’anno sarebbe stato Cliff Arnall, psicologo dell’Università di Cardiff, che tramite un’equazione avrebbe stabilito la data del giorno nero. In realtà non esiste un’unica formula; la stessa Sky Travel ne pubblicò due versioni diverse in occasione dei comunicati stampa diramati nel 2005 e nel 2009. Entrambe le formule, in realtà, sono prive di un fondamento scientifico e l’Università di Cardiff ha preso le distanze da Cliff Arnall, essendo emerso che lo studio scientifico sia di fatto una bufala creata ad hoc da un’agenzia e poi fatte firmare – previo compenso – ad alcune persone per dare autorevolezza. Lo stesso Arnall ha confessato, a distanza di qualche anno, di essere stato contattato da un’agenzia che era alla ricerca di uno scienziato disposto a mettere la propria firma su uno studio con le conclusioni già scritte e del tutto privo di fondamento. Poco dopo Arnall creò anche una formula per calcolare il giorno più felice dell’anno, sotto pagamento dell’azienda di gelati Wall’s. 

Ma qual è, in conclusione, la motivazione economica che si nasconde dietro all’invenzione del “Blue Monday”? In seguito al calo di prenotazioni successivo alle feste di Natale e Capodanno, era necessario trovare un motivo per invogliare le persone a viaggiare. La tristezza e la monotonia sembravano i sentimenti perfetti per generare nella mente dei potenziali clienti la voglia di mettersi in viaggio. E, nei piani della Sky Travel, il “Blue Monday” era il modo migliore per convincerli che quello era il momento perfetto per sentirsi tristi. Insomma, tutta una trovata di marketing pubblicitario: nel caso del giorno più triste dell’anno, la Sky Travel proponeva una bella vacanza per tirarsi su, mentre nel caso del giorno più felice, Wall’s invitava tutti a festeggiare con un bel gelato. 

La campagna pubblicitaria della Sky Travel è ormai da tempo conclusa ma, visto il successo dell’iniziativa, molte aziende hanno promosso la vendita di beni e servizi rilanciando la medesima bufala. Oggi il “Blue Monday” è diventato il protagonista di molte campagne pubblicitarie che puntano a vendere prodotti nel periodo subito successivo alle vacanze natalizie. Che dire, anche a distanza di anni il Blue Monday colpisce ancora! 

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