Il Bonus Turismo e il Bonus Chef sono due iniziative del Governo Italiano per incentivare, come si intuisce, il turismo e la ristorazione. Nel dettaglio, lo scopo del Bonus Turismo è di potenziare le strutture ricettive soprattutto in ottica di digitalizzazione e sostenibilità ambientale, per consentire al comparto di raggiungere nuovi standard qualitativi riconosciuti a livello internazionale. Il Bonus Chef, invece, è un incentivo rivolto ai cuochi professionisti, per l’acquisto di macchinari e corsi di aggiornamento.
Bonus Turismo
Si può richiedere questo bonus per:
- Efficientamento energetico;
- Adeguamento antisismico;
- Abbattimento delle barriere architettoniche;
- Interventi edilizi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, Installazione di manufatti leggeri;
- Realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali);
- Innovazione digitale;
- Acquisto o rinnovo di arredi.
Possono richiedere il Bonus alberghi, agriturismi, imprese del comparto fieristico, stabilimenti balneari, parchi tematici, complessi termali e non solo. L’incentivo FRI-Tur può essere richiesto in due modalità: contributo diretto, pari al 35% delle spese ammissibili; finanziamento agevolato, con tasso nominale annuo pari allo 0,5% e durata compresa tra 4 e 15 anni (a cui si aggiunge un finanziamento bancario a tasso di mercato). L’incentivo FRI-Tur è pensato per quelle imprese che vogliono realizzare interventi con spese comprese tra 500 mila e 10 milioni di euro: non si tratta di piccoli interventi per rinnovare l’aspetto di una struttura datata, ma di lavori che cambino radicalmente il profilo della struttura per portarla ad un nuovo livello di efficienza, sostenibilità e qualità ricettiva.
Per accedere al bonus occorre compilare l’apposita domanda per la quale sono necessari tre elementi ormai del tutto centrali per l’accesso a queste misure di incentivo:
- Identità digitale (SPID, CNS, CIE) per accreditarsi durante la richiesta;
- Firma digitale per sottoscrivere la documentazione e certificarne i contenuti;
- Posta Elettronica Certificata per dare i crismi dell’ufficialità all’invio della richiesta.
La domanda può essere presentata dalle ore 12.00 del 20 marzo 2023, fino alle ore 12.00 del 20 aprile 2023 (Le domande vengono esaminate in ordine cronologico).
Bonus Chef
Il Bonus Chef, come detto sopra, è rivolto a professionisti attivi presso alberghi o ristoranti e si tratta di un credito d’imposta.
Sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy si specifica che:
- L’agevolazione è concessa sotto forma di credito d’imposta.
- L’agevolazione è prevista nella misura massima del 40% delle spese ammissibili.
- Le spese devono essere state sostenute tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 (dunque a copertura di costi di rilancio dell’attività dopo la grave crisi legata alla pandemia).
- L’agevolazione massima per ciascun beneficiario può arrivare ad un massimo di 6 mila euro, dunque per una spesa massima pari a 15 mila euro di investimento.
- Ai fini dell’ammissibilità i pagamenti devono essere stati effettuati tramite conti correnti intestati al beneficiario e comunque attraverso modalità che consentano la piena tracciabilità.
Tra le spese ammissibili nella computazione legata alla richiesta del bonus sono contemplati:
- L’acquisto di macchinari di classe energetica elevata per la conservazione, la lavorazione, la trasformazione e la cottura dei prodotti alimentari.
- L’acquisto di strumenti e attrezzature professionali per la ristorazione.
- La partecipazione a corsi di aggiornamento professionale, alzando così il proprio profilo in parallelo a quello della strumentazione utilizzata.
Per accedere al Bonus è necessario essere in possesso di tre strumenti fondamentali:
- Identità digitale (es. SPID di livello 2);
- Firma digitale;
- PEC.
La richiesta di accesso al bonus chef può essere effettuata su questa pagina entro il 3 aprile 2023. Una volta scaduti i termini, le istanze verranno vagliate dal MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ai fini della verifica della sussistenza dei requisiti di ammissibilità e della completezza nella compilazione della modulistica. In seconda battuta verranno effettuati controlli sulla veridicità delle dichiarazioni rese. Tocca infine all’Agenzia delle Entrate effettuare controlli in merito alla legittima fruizione del credito d’imposta