Il lavoro di un laboratorio di torrefazione artigianale
Prendersi del tempo per sé, questo è il segreto di tante cose, soprattutto quando si vuole gustare un buon caffè. A raccontarci tutti i segreti di come nasce questa bevanda è stato Salvatore Fusari. Nel suo laboratorio di torrefazione artigianale (che si trova a Bovolone in Via della Serenissima, 13) da oltre vent’anni non solo crea un ottimo caffè, ma permette anche alle persone di imparare a conoscerlo. “Ad aiutarmi è Vittoria – racconta sorridendo -. Non si tratta di una persona, ma di una macchina per la torrefazione a tamburo, con ormai un secolo di storia, così si fa il vero caffè artigianale. Quando il caffè è pronto lo senti dal rumore – spiega -, perché schiocca e lo vedi dal colore della tostatura”. “Dal 2001 acquistiamo e tostiamo caffè della migliore qualità proveniente da tutto il mondo, Brasile, Messico, India, Guatemala e Colombia selezionando solo i chicchi migliori e li tostiamo con precisione e cura per esaltarne al massimo le qualità aromatiche, tutto per offrire ai nostri clienti un caffè unico capace di raccontare la nostra passione”.
Qui vengono selezionate solo le migliori miscele di caffè, convenzionali, decaffeinate e biologiche, monorigini specialty in microlotti, caffè rari e gourmet, caffè verde, caffè biologico e miscele di caffè artigianale sempre fresche, da quello che viene dal Monte Everest, a quello dello Zibetto, il famoso Kopi Luwak, fino al Jamaica Blue Mountain. “Il nostro caffè è disponibile in grani o macinati per moka, espresso, infusione, caffettiera napoletana, caffè all’americana, perché sì il caffè si può fare il mille modi e da Fusari sappiamo sempre cosa consigliare”.
“A tutti i tipi di macinatura ci pensiamo noi – spiega Salvatore -. D’altronde il bello di godersi un buon caffè sta anche nella sua preparazione”. Ma c’è molto di più, perché un buon caffè si produce soprattutto nel rispetto dei produttori, dei consumatori e dell’ambiente. “Per questa attenzione, noi di Fusari Caffè abbiamo ottenuto la certificazione di operatore biologico, attestato che ci permette di trasformare, commercializzare e somministrare il caffè biologico”.
Che ne dite, pausa caffè?