Anche l’agricoltura si evolve e infatti ottenere sistemi alimentari più produttivi, resistenti, ma anche sostenibili è l’obiettivo stabilito in 12 punti nel documento diffuso al termine del G7 dell’Agricoltura, che si è svolto il 22 e 23 aprile in Giappone, a Miyazaki.
Il primo punto prevede azioni per azzerare le emissioni dei gas serra e per contrastare la perdita della biodiversità, “fornendo al contempo cibo alla crescente popolazione globale, senza lasciare indietro nessuno”.
Solo così si potrà “rafforzare l’approccio One Health”, che vede una continuità fra la salute umana, quella animale e dell’ambiente, e “promuovere misure contro la resistenza antimicrobica, le malattie animali transfrontaliere e i parassiti delle piante”.
Nel documento si sottolinea anche l’importanza nel “ridurre le perdite e gli sprechi alimentari, promuovere diete sane e migliorare l’accesso alle informazioni sui prodotti agricoli e alimentari” e “sostenere la rivitalizzazione rurale attraverso la diversificazione del reddito”, anche attraverso la gestione sostenibile delle foreste, il turismo agricolo e migliori infrastrutture pubbliche.
Per fare tutto questo bisogna “promuovere la ricerca e lo sviluppo, ampliare e diffondere tecnologie e pratiche nuove ed esistenti” e “promuovere la formazione, i servizi di divulgazione, la condivisione delle conoscenze e l’istruzione, come così come la parità di accesso ai finanziamenti, in particolare per i giovani, le donne e gruppi sottorappresentati”.
Non da ultimo gli sforzi dovrebbero “promuovere la continua transizione verso filiere agricole sostenibili”.