Facile quanto pericoloso
Le strade delle grandi città sono ormai “invase“ dai cosiddetti rider, ovvero fattorini che lavorano per le principali piattaforme digitali di consegne a domicilio come Deliveroo, Glovo, Delivery e Just Eat. Negli ultimi tempi, come riportano i dati dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) in un resoconto del2020, circa l’1,6% della popolazione in età lavorativa, svolge questa tipologia di lavoro,
vale a dire circa 590 mila persone.
Come mai questo lavoro risulta essere così gettonato? È così facile riuscire ad accedere a questo mondo? I requisiti fondamentali richiesti dalle piattaforme che assumono i rider sono molto semplici: aver raggiunto la maggiore età, disporre di un mezzo di trasporto, come una bici, un motorino o auto, avere uno smartphone con uno specifico sistema operativo e essere in possesso di un permesso per lavorare in Italia come lavoratore autonomo. Non serve nessun titolo di studio e nemmeno delle specifiche competenze. Chiunque può essere assunto da queste piattaforme, che promettono di farlo anche in meno di 48 ore. Con un click si invia la propria candidatura e poco dopo si può iniziare a consegnare cibo e non solo, ricevendo un compenso proporzionato al tempo stimato per ciascuna consegna.
Avv. Giorgia Speri
Resp. di Casa del Consumatore a Verona centro