Spiegare chi è stato Ennio Doris in poche righe è impresa ardua, ma senza dubbio si può dire che ha saputo dare e insegnare tanto. Una di quelle persone che fanno accadere le cose e che hanno cambiato la storia del settore bancario, prevedendone con ampio anticipo gli sviluppi e prendendo decisioni visionarie, mantenendo sempre il Cliente al centro delle attenzioni.
Ha voluto trasmettere la “Logica dell’Ottimismo” perché essere pessimisti porta solo energia negativa che non conviene subire. Era solito dire che “ogni problema nasconde un’opportunità e non passare il tempo a lamentarsi, ma dedicarlo a trovare quanto più velocemente possibile le soluzioni migliori”.
“C’è anche Domani” è la filosofia portante della sua vita, il sapere che anche nei momenti di difficoltà c’è sempre qualcosa di positivo a cui guardare.
Una sua frase celebre è la “il miglior modo di essere egoisti è essere altruisti”. Ripeteva spesso che “il benessere che si può raggiungere attraverso atti di altruismo è un benessere duraturo e fa star bene con sé stessi. Il puro egoismo crea un benessere dai piedi di argilla.”
“Io non ho paura”
Era il 9 marzo 2009. Dal fallimento di Lehman Brother erano ormai passati sei mesi. Terribili.
I mercati erano precipitati e ogni giorno toccavano minimi che nessuno avrebbe neanche osato immaginare. Con gli indici azionari crollava anche il senso di fiducia degli investitori e dei risparmiatori, ma anche quello di tantissimi addetti ai lavori. Il crack di una delle più importanti banche americane aveva fatto traboccare il vaso dell’economia internazionale e lo scossone era stato talmente forte che il vaso stesso rischiava di rompersi.
Anche e soprattutto in quel momento, unica voce fuori dal coro, Ennio Doris era consapevole che il mondo non sarebbe finito e fece il possibile perché se ne potessero accorgere anche gli altri, in primis i suoi Clienti.
Voleva che approfittassero di un momento di mercato tanto favorevole: prezzi così bassi rappresentavano occasioni di investimento difficilmente ripetibili nella storia finanziaria di ciascuno di noi.
È un po’ come andare in bicicletta in salita lungo una strada stretta di montagna. Ogni tornante, non vedendo la cima, diventa un ostacolo sempre più difficile da superare. In tanti mollano, alcuni presto e altri proprio a ridosso dell’ultima curva, ignari che appena dopo quell’ultimo tornante, comincia la discesa. Non sapevano che dopo qualche metro la fatica per tutto quello sforzo sarebbe finita.
Ma chi ha già percorso in precedenza quella strada ha l’esperienza dalla sua parte e non si perde d’animo. Anzi! Diventa il faro, la guida per coloro i quali quel percorso tortuoso non lo avevano mai affrontato prima.
Proprio in quel giorno, il 9 marzo 2009, nel quale i mercati finanziari toccarono il fondo prima di ripartire, Ennio Doris lanciò un messaggio forte, di grande fiducia. Dal palco di una Convention in cui tutti i suoi collaboratori erano riuniti, ripeté più volte e con decisione la frase “IO NON HO PAURA!”, diventata un messaggio di straordinario ottimismo, di rottura con il buio che aveva contrassegnato quei giorni tremendi, aiutando tutti a guardare avanti, finalmente con fiducia.
È un messaggio che potrà servire, anche in futuro, a tutti noi.