Sono giornate in cui riceviamo, come di consueto, tantissime notizie ed informazioni sui temi più disparati. Sembra che tutto ci spinga a pensare a ciò che non è sotto il nostro controllo, perché gli esiti dipendono da scelte di persone terze, allontanandoci da temi importanti riguardanti le nostre vite, quali le decisioni che determineranno il futuro delle nostre famiglie. Queste dipendono esclusivamente da noi.
Entrando in argomento, parto da un’analisi condotta da Confindustria e presente nel loro sito, nella sezione “scenari geoeconomici”, per analizzare la situazione demografica in Italia rispetto al Mondo nel complesso.
Guardando il grafico, è evidente che più di una “piramide demografica” in Italia si possa parlare di un’ “urna demografica”.
E’ molto interessante evidenziare come in Italia gli over 65 rappresentino una percentuale vicina al 23%, tra le più elevate al mondo. Nel 2047 saranno circa 20 milioni, pari al 34% della popolazione. Già oggi, ogni 100 giovani vi sono 173 anziani ed ogni 3 persone abbiamo un over 65.
E’ facile intuire come questa sia una situazione drammatica per i giovani che dovranno pagare le pensioni agli anziani, considerando il nostro sistema contributivo.
Un altro tema molto importante che merita una riflessione è rappresentato dallespese che un nucleo famigliare sostiene mediamente per far crescere i propri figli e per assistere contemporaneamente i parenti anziani.
Due nuclei su tre giudicano insufficienti le loro entrate ed una spesa imprevista genererebbe squilibri finanziari importanti (fonde: Ricerca Nomisma).
Stiamo parlando di circa 7 milioni di persone, coinvolte nella gestione di 3,8 milioni di anziani non autosufficienti.
L’INPS interviene con un assegno di mantenimento di 6.000 euro annui solo in caso di non-autosufficienza totale (100%). In caso contrario, il Servizio Sanitario Nazionale interviene per circa il 40-45% dei costi sostenuti per le RSA, che si aggirano mediamente in un intorno di 3.000 euro.
La restante parte, ovviamente, è a carico delle famiglie. In prospettiva, questo dato come si modificherà?
Passando ad un tema contiguo, le famiglie italiane stanno affrontando con i propri risparmi la grandissima parte delle spese sanitarie.
A causa della mancanza di coperture assicurative in questo ambito, molto diffuse nel mondo anglosassone ma quasi completamente assenti tra gli Italiani, i sempre crescenti costi per avere un’assistenza tempestiva e di qualità sono sostenuti per la totalità privatamente, attingendo ai risparmi personali.
Le coperture assicurative diventano essenziali e l’investimento del risparmio deve essere finalizzato per risolvere esigenze e bisogni per i quali dobbiamo certamente trovare soluzioni.
Con un’inflazione elevata come quella che stiamo toccando con mano in questo periodo, è inevitabile investire tutta la liquidità che potrà servire per le importanti spese future. Lo stesso vale per il risparmio che siamo in grado di generare nel corso dell’anno.
Per pianificarsi nel modo migliore, l’aiuto di un Consulente Finanziario sarà determinante.