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GHINATO FONDA SLOWERONA

Il 2020 sicuramente è stato un anno negativo a causa della pandemia, ma è stato anche un’opportunità per far emergere dei nuovi stili di vita, sempre più innovativi, sostenibili ed esperienziali.  

A partire dal premio Big you Up a cui Carlotta Ghinato, giovane professionista di economia, marketing e turismo ha partecipato e che le ha portato ad ottenere un riconoscimento nazionale. La passione che prova per la sua amata Verona l’ha portata ad elaborare uno studio qualitativo e quantitativo di marketing territoriale. In particolare, lo studio “Il marketing esperienziale turistico come reazione alla crisi da Covid-19: Nascita del Brand Verona Slow Tourism “SloWerona” ha avuto come focus lo sviluppo dello slow tourism in tutte le sue forme e la nascita di un nuovo brand e ha tratto spunto da un progetto iniziale, Big You Up, dove sono state ideate delle experience di marketing territoriale volte al miglioramento della customer journey, che mirano a  promuovere un’offerta territoriale diversificata, ma con un’unica identità, creando un network sinergico, forte e competitivo tra gli operatori del territorio. Uno studio che è stato premiato dalla Fondazione Apollinare e Cesira Veronesi, risultando inoltre vincitore del bando di concorso edizione 2022 del “Premio per la miglior tesi di laurea sul turismo enogastronomico” dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico in collaborazione con la Società Italiana di Scienze del Turismo-SISTUR. 

La tesi ha preso vita con la fondazione dell’associazione culturale SloWerona volta alla valorizzazione e sensibilizzazione del turismo slow attraverso l’organizzazione di iniziative culturali legate al territorio e in grado di riunire enti slow al rispetto di alcuni requisiti presentati nella Carta della Qualità Slow, appositamente redatta dall’Associazione per ogni categoria di attività.  

Pur essendo giovane, la passione e la determinazione che la caratterizzano le hanno permesso di partecipare già a progetti internazionali, a Barcellona di sviluppo di aree slow, e a New York presso l’ONU per approfondire il tema dell’economia circolare.  

Carlotta ha trascorso mesi a confrontarsi con professionisti del settore che l’hanno arricchita molto e ha proposto ad alcune di queste figure, nei confronti delle quali nutre estrema fiducia, di camminare insieme entrando nel Comitato Scientifico di SloWerona.  

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