Ecco spiegato il perché
Le banche centrali hanno avvertito gli investitori: la lotta contro l’inflazione è lontana dall’essere vinta e proseguirà fino a raggiungere l’obiettivo, anche a costo di innescare una recessione. Che cosa fare allora in Borsa per evitare che la corsa dei prezzi eroda il potere d’acquisto del denaro lasciato sul conto corrente? Una buona soluzione è puntare sui “Megatrend”, le tendenze strutturali di lungo periodo che promettono di costruire il mondo nei prossimi anni: dalla transizione energetica alle infrastrutture, dalla digitalizzazione all’intelligenza artificiale.
Transizione energetica
L’aumento dei costi e la stretta dei tassi interesse hanno inciso sulla redditività di molti gruppi dell’energia: a soffrire maggiorente sono state proprio le rinnovabili (si pensi al caso delle pale eoliche), lo stoccaggio e l’idrogeno. Resta tuttavia il fatto che l’Europa ha preso l’impegno di affrancarsi dal gas russo mentre aumenta senza sosta la fame di energia a livello mondiale e sono proprio le quotazioni di luce e gas a spingere il Pil verso la recessione. Insomma, avremo bisogno di molte più energie rinnovabili, di molti più accumulatori di energia e persino dell’idrogeno per risolvere la crisi attuale.
Cibo e acqua
Il conflitto in Ucraina ha fatto lievitare il costo del carrello della spesa. A influire sono sia eventi climatici sempre più ardui da prevedere sia la probabile instabilità delle forniture da Kiev, prima capace da sola di coprire un quarto delle esportazioni globali del cereale. I produttori alimentari sono stati tuttavia più rapidi nell’aumentare i prezzi rispetto ai rivenditori, probabilmente timorosi di subire un danno di immagine. I consumatori potrebbero inoltre optare per cibi no logo ma, trattandosi di beni essenziali, la domanda non scenderà mai molto. I supermercati potrebbero quindi addirittura trarre vantaggio, magari anche fornendo kit per pasti alternativi al (più costoso) ristorante.
Manifattura 4.0
L’industria manifatturiera ‘smart’ è centrale per la rivoluzione industriale digitale, che a sua volta è alla base dell’efficienza energetica. Si attende “un aumento della domanda di tecnologie che consentano l’elettrificazione e il risparmio energetico”. Altro punto interessante è quello della automazione, che si avvantaggia della discesa dei costi dei robot, come soluzione alla progressiva carenza di manodopera nei Paesi sviluppati e alla pressione sui salari.
Insomma, per gli investitori che sanno guardare oltre la volatilità a breve termine causata dall’inflazione, tutti questi temi rimangono estremamente interessanti.