Il PNRR e gli investimenti per il settore
Green economy e digitalizzazione: sono questi i temi cruciali su cui vuole agire il PNRR, “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, strumento attraverso il quale l’Italia ha stabilito tutte le azioni da compiere per utilizzare le risorse che la Commissione Europea ha stanziato.
Decisamente ambiziosi gli obiettivi globali ed europei che puntano alla completa decarbonizzazione e al rafforzamento di soluzioni di economia circolare per proteggere la biodiversità e garantire un sistema alimentare equo. Come raggiungerli? Sono stati stilati tre piani di investimenti che vanno dalla logistica, al tema dell’innovazione nella meccanizzazione.
Il PNRR prende spunto proprio dai dati forniti dal World economic forum, che vedevano l’Italia al diciottesimo posto per infrastrutture logistiche fra i paesi europei, per programmare gli interventi di efficientamento necessari alla logistica agroalimentare. Non solo lo sviluppo economico viene influenzato dall’inefficienza logistica, ma anche e soprattutto il lato ecologico e qualitativo del prodotto risentono delle complicate condizioni dei trasporti nel Paese. Oggi l’Italia, dopo due anni di PNRR (grazie alla M2C1, investimento 2.1), è salita al nono posto per qualità delle reti di trasporto fra i paesi europei aderenti a Next Generation EU, dimostrando una forte determinazione ed un corretto indirizzamento dei fondi a disposizione.
Con il recente investimento sui parchi agrisolari, si punta all’efficientamento energetico delle aziende agricole che oggi contano un peso medio del 20% per il consumo di energie da fonti non rinnovabili. Per far ciò il PNRR prevede, nell’investimento 2.2 della M2C1, la rimozione delle coperture in amianto, un efficientamento dell’areazione per gli stabili destinati agli allevamenti e l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici.
Oltre questi obbiettivi risulta importante anche quello di ridurre l’impatto ambientale della produzione agricola. La misura M2C1I2.3 – Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo ed alimentare – punta a sostenere l’ammodernamento del parco automezzi e l’introduzione di soluzioni innovative alternative all’uso dei pesticidi. L’obbiettivo è quello di ridurne l’utilizzo del 25%-40% a seconda dei settori.
Questi investimenti verranno diretti in particolare verso il settore olivicolo, anch’esso strategico nel panorama agricolo italiano, per il quale il 31 marzo è stato pubblicato il direttoriale che stanzia 100 milioni di euro per questo specifico settore.
Di fondamentale importanza è la misura M2C4, che nell’Investimento 4.3 per una migliore gestione dei sistemi irrigui. Questo punta a combattere i gravi problemi di riduzione e sospensione di erogazione dell’acqua potabile, in particolare nel Mezzogiorno. L’inefficienza e la carenza di manutenzione delle infrastrutture idriche causano perdite d’acqua comprese fra il 45% ed il 55% e calcolando oltre 1700 giorni di gravi disagi in 11 comuni meridionali (Istat 2020).