L’Algeria ha puntato molto negli ultimi anni sul comparto olivicolo, tant’è che nella stagione 2019/2020 ha raggiunto una resa di 126.000 tonnellate, ma già si stima che vengano piantati altri 400.000 ettari che vanno così ad aggiungersi ai 500.000 attuali. In particolare nella regione della Kabilia, situata nel nord est dell’Algeria, vengono prodotti circa 9 milioni di litri di olio di oliva.
Chi conosce molto bene questa realtà è l’ing. Giuseppe Fertonani in quanto da tempo è un consulente di istituzioni ed industrie a CEO algerino. Nello specifico: da parecchio tempo sta promuovendo relazioni internazionali istituzionali economico produttive tra i due Paesi, quando nel lontano 2018, gli venne offerto l’invito dall’Ambasciata algerina per partecipare alla Fiera di Milano, era estate.
In quell’occasione ebbe evidenza di ‘voglia’ di relazioni tecnico commerciali col nostro Paese; va menzionato il contesto politico fino ad allora: Il diritto di prelazione dei ‘cugini
d’oltralpe’, firmato per l’indipendenza dal FLN con De Gaulle nel 1964 scadrà anni dopo. L’invito lo portò a mettere in relazione le università dei due Paesi, permettendo scambi culturali tra professori e studenti dei rispettivi atenei; nel 2019, accompagnato da due docenti di ingegneria di Brescia presidiò lo stand di UNIBS alla manifestazione per studenti universitari maghrebini in Algeri ‘Carovana Universitaria’.
Quanto è importante per l’economia dell’Algeria la produzione di olio ed in particolare per la Kabilia?
Tutta l’Algeria ha il settore agroalimentare molto evoluto, con terreni destinati ad uliveti su tutta la costa mediterranea, dal confine con la Tunisia a quello col Marocco oltre ad agricoltura in acquaponica nel Sahara. La Kabilia è la regione dell’Algeria caratterizzata da un clima mediterraneo comune ai Paesi Comunitari bagnati dallo stesso ‘mare nostrum’; gli uliveti della Kabilia rappresentano la punta di diamante della produzione agroalimentare della “wilaya”.
Quali sono le caratteristiche di questo olio, e quali sono i progressi conseguiti negli ultimi anni per quanto riguarda il miglioramento della qualità?
La caratteristica che accumuna il settore agroalimentare produttivo Algerino è la coltivazione biologica; l’olio della Kabilia, buono già di suo, può e deve eccellere in qualità e quantità; a tutt’oggi la presenza francese comporta che l’olio d’oliva venga trasportato così com’è via nave al porto di Marsiglia/Tolone per essere imbottigliato e commercializzato assieme a tutti gli altri oli prodotti nel Maghreb”.