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L’AMORE PER IL BIOLOGICO

Intervista a Erica Fontana, titolare dell’azienda FontanaBio, una realtà inserita nel contesto naturale del parco dell’Adige, che si occupa di produzione agricola sin dai primi anni del ‘900. Erica ci racconta la vera essenza di essere “agricoltori biologici” e l’importanza di operare sempre nel massimo rispetto di tutti gli organismi viventi presenti in natura, andando così a creare unlegame indissolubile tra uomo e ambiente.


Agricoltori dagli inizi del ‘900: da dove nasce il vostro progetto?

La nostra attività come azienda agricola è stata ereditata dai nonni. Inizialmente, il fulcro dell’azienda agricola ruotava attorno alla coltivazione convenzionale di frutta da alberi di pesco. Successivamente, a partire dal 1985, inizia il cambiamento: venuto a mancare il nonno, mio zio è stato uno dei primi imprenditori a Verona a scegliere di introdurre la coltura biologica. Dal 2018 coltiviamo un’ampia varietà di alberi da frutto, tra cui mele, albicocche e prugne. Il passare degli anni ha portato un’evoluzione delle coltivazioni e degli impianti ma la nostra filosofia di lavoro è rimasta ben salda: coltivare esclusivamente biologico!

Una lavorazione genuina, dalla quale emerge tutta l’autenticità della frutta e della verdura…

Proprio così, dai principi di genuinità e autenticità nasce FontanaBio, un laboratorio di trasformazione che crea prodotti totalmente privi di pectine, correttori e addensanti. Aggiungiamo esclusivamente sciroppo d’Agave e zucchero di cocco. Il nostro obiettivo è quello di ottenere un prodotto fruibile da tutti, mantenendo come focus la qualità e il gusto. Sia la frutta che la verdura che selezioniamo sono di prima scelta e lavorate esclusivamente a mano, attraverso una serie di passaggi che richiedono diverso tempo e una particolare attenzione. La frutta contenente una quantità d’acqua maggiore, come ad esempio fragole e prugne, viene sottoposta a un diverso trattamento che consiste nell’appassimento in forno ventilato a 30° con tempistiche che variano in base alla stagione e alla raccolta. Il controllo qualità è ferreo e la selezione dei prodotti viene svolta personalmente da me: infatti, sono costantemente alla ricerca delle migliori materie prime locali.

Cosa significa essere “agricoltori biologici”?

La nostra è stata una scelta ben precisa: abbiamo abbracciato la campicoltura. Dove viviamo è dove lavoriamo, e il fatto di avere attorno a noi una terra sana rispecchia appieno l’ideologia che abbiamo sposato come famiglia. Questo spirito di lavoro è stato intrapreso da mio zio, il quale è stato poi in grado di tramandarlo a tutti noi.

Scegliere la coltivazione biologica è una scelta che ci porta a lavorare serenamente, nel pieno rispetto della terra e quindi di noi stessi.

Quali sono i vostri progetti futuri?

Ho sempre per la testa un nuovo progetto! Ad esempio, mi piacerebbe introdurre tra i nostri prodotti l’alga spirulina biologica. Inoltre, in collaborazione con l’Università di Padova, stiamo studiando le proprietà dei fiori eduli, i quali contengono dei valori nutrizionali molto più alti di quello che mai ci saremmo immaginati.

Un altro desiderio è quello di aprire le porte al mercato estero, facendo conoscere i nostri prodotti anche fuori dell’Italia. Sebbene siamo una piccola realtà familiare, non ci fermiamo mai perché il confronto, la sperimentazione e la ricerca portano sempre a qualcosa di inaspettato ed entusiasmante da vivere!

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