Agricoltori dagli inizi del ‘900: da dove nasce il vostro progetto?
La nostra attività come azienda agricola è stata ereditata dai nonni. Inizialmente, il fulcro dell’azienda agricola ruotava attorno alla coltivazione convenzionale di frutta da alberi di pesco. Successivamente, a partire dal 1985, inizia il cambiamento: venuto a mancare il nonno, mio zio è stato uno dei primi imprenditori a Verona a scegliere di introdurre la coltura biologica. Dal 2018 coltiviamo un’ampia varietà di alberi da frutto, tra cui mele, albicocche e prugne. Il passare degli anni ha portato un’evoluzione delle coltivazioni e degli impianti ma la nostra filosofia di lavoro è rimasta ben salda: coltivare esclusivamente biologico!
Una lavorazione genuina, dalla quale emerge tutta l’autenticità della frutta e della verdura…
Proprio così, dai principi di genuinità e autenticità nasce FontanaBio, un laboratorio di trasformazione che crea prodotti totalmente privi di pectine, correttori e addensanti. Aggiungiamo esclusivamente sciroppo d’Agave e zucchero di cocco. Il nostro obiettivo è quello di ottenere un prodotto fruibile da tutti, mantenendo come focus la qualità e il gusto. Sia la frutta che la verdura che selezioniamo sono di prima scelta e lavorate esclusivamente a mano, attraverso una serie di passaggi che richiedono diverso tempo e una particolare attenzione. La frutta contenente una quantità d’acqua maggiore, come ad esempio fragole e prugne, viene sottoposta a un diverso trattamento che consiste nell’appassimento in forno ventilato a 30° con tempistiche che variano in base alla stagione e alla raccolta. Il controllo qualità è ferreo e la selezione dei prodotti viene svolta personalmente da me: infatti, sono costantemente alla ricerca delle migliori materie prime locali.
Cosa significa essere “agricoltori biologici”?
La nostra è stata una scelta ben precisa: abbiamo abbracciato la campicoltura. Dove viviamo è dove lavoriamo, e il fatto di avere attorno a noi una terra sana rispecchia appieno l’ideologia che abbiamo sposato come famiglia. Questo spirito di lavoro è stato intrapreso da mio zio, il quale è stato poi in grado di tramandarlo a tutti noi.
Scegliere la coltivazione biologica è una scelta che ci porta a lavorare serenamente, nel pieno rispetto della terra e quindi di noi stessi.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Ho sempre per la testa un nuovo progetto! Ad esempio, mi piacerebbe introdurre tra i nostri prodotti l’alga spirulina biologica. Inoltre, in collaborazione con l’Università di Padova, stiamo studiando le proprietà dei fiori eduli, i quali contengono dei valori nutrizionali molto più alti di quello che mai ci saremmo immaginati.
Un altro desiderio è quello di aprire le porte al mercato estero, facendo conoscere i nostri prodotti anche fuori dell’Italia. Sebbene siamo una piccola realtà familiare, non ci fermiamo mai perché il confronto, la sperimentazione e la ricerca portano sempre a qualcosa di inaspettato ed entusiasmante da vivere!