Latte fresco addio? No, non è una provocazione, ma la tendenza verso il quale il mercato si sta orientando. Presto le aziende italiane potrebbero puntare tutto sul prodotto pastorizzato, con scadenza a dieci giorni, ma perché? Per prima cosa per adattarsi alle nuove esigenza di spesa delle famiglie italiane, poi per ridurre gli sprechi nei supermercati e nella distribuzione e per contrastare gli aumenti dei prezzi, anche a seguito del conflitto in Ucraina.
A preoccupare però c’è anche l’allarme siccità con una diminuzione di erba e conseguente preoccupazione per le mandrie. A livello globale, la mancanza di latte potrebbe anche comportare una minor produzione di burro, panna, cartoni di latte e formaggi. E quando c’è una mancanza di prodotto, indipendentemente dal settore, c’è un impatto sul prezzo.
Sotto tutta quindi con i test per provare ad allungare la vita del latte e secondo i primi dati il nuovo latte pastorizzato sembra essere identico a quello fresco in termini di gusto e di valori nutrizionali. A decidere alla fine sarà il mercato e i consumatori con le loro scelte d’acquisto.