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LE PROPRIETÀ DELL’ORTICA: TUTTI I SEGRETI PER USARLA IN CUCINA

L’ortica viene spesso ricordata o citata con accezioni negative. Ciò è dovuto al suo potere urticante che deriva dall’acido formico, dall’istamina e dalla serotonina. Sono tipiche le frasi: “Punge come l’ortica”, “Cattivo come l’ortica” oppure, quando si parla di occasioni sprecate, si dice “Gettare alle ortiche”.

In realtà, l’ortica è una pianta erbacea perenne con numerose proprietà benefiche poiché contiene proteine, zolfo, calcio, ferro e potassio. Si trova soprattutto nei luoghi incolti e nei terreni umidi e fino a circa 1700 m di quota. L’ortica ha proprietà dietetiche, diuretiche, depurative, antinfiammatorie intestinali, ed emostatiche. La principale azione terapeutica dell’ortica si manifesta a livello epatico.

Raccolta e conservazione
Quando si raccolgono le ortiche, è sempre bene dotarsi di guanti per evitare dolorose irritazioni. Il periodo migliore per la raccolta delle foglie è il periodo di maggio-giugno in cui la pianta è più
ricca di elementi nutritivi e quando i germogli sono teneri. Se la pianta è sviluppata, bisogna staccare le foglie dal fusto; le radici vanno raccolte in autunno per poi essere essiccate al sole e conservate in sacchetti per preparare decotti.

Uso in cucina
L’ortica è versatile in cucina e può essere utilizzata in diverse ricette: frittate, omelette, minestre, risotti e ravioli. L’ortica va preparata poco dopo essere stata raccolta. Una breve cottura è sufficiente per eliminare l’effetto urticante delle foglie, rendendole in questo modo pronte per i vari modi d’impiego. L’ortica può essere mangiata anche lessate e condita con olio, sale e limone.

La ricetta di Cinzia Beozzi: ravioli all’ortica
Cinzia Beozzi è titolare, con la propria famiglia, dell’agriturismo Tre Rondini a Legnago. Cinzia coltiva un ampio orto ed è un’esperta conoscitrice di erbe spontanee che raccoglie vicino al suo locale e cucina in modo contemporaneo, senza dimenticare la tradizione del territorio. “Utilizzo l’ortica in varie preparazioni – spiega Cinzia Beozzi – per il suo gusto piuttosto dolce e non amaro. Per i ravioli, il ripieno e il condimento devono essere delicati per non sovrastare il sapore dell’erba”.

Dosi per 4 persone:
Per la pasta: 400 gr di farina 00, 4 uova, 100 gr di ortiche, un pizzico di sale.
Per il ripieno: 200 gr di ricotta vaccina, 80 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato, sale e pepe qb.
Condimento: 100 gr di Robiola, 20 gr di panna, Parmigiano Reggiano grattugiato qb.

Con i guanti pulire e lavare le ortiche. Sbollentarle per qualche minuto in acqua bollente e poi, una volta appassite, schiacciarle per far perdere il liquido in eccesso. Tritare le ortiche con un coltello o cutter. Quando le ortiche sono raffreddate, aggiungerle all’impasto della pasta fresca. Lasciare riposare l’impasto per 30 minuti. Nel frattempo, preparare il ripieno di formaggi, amalgamando la ricotta con il Parmigiano grattugiato e aggiungere sale e pepe. Tirare la pasta e stenderla su un piano infarinato. Mettere il ripieno e chiudere a raviolo. Cuocere i ravioli in acqua bollente salata per 3-4 minuti e condire con un cremoso di robiola sciolto con un po’ di panna. Cospargere i ravioli con Parmigiano grattugiato e servire ben caldi.

 

Ada Sinigalia

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