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L’ORA DELLA TERRA

L’Ora della Terra, in inglese Earth Hour, è un evento internazionale ideato e gestito dal World Wide Fund for Nature spesso abbreviato in World Wildlife Fund e conosciuto più semplicemente con l’acronimo WWF. 

Ogni 27 marzo, dalle ore 20:30 e sino alle 21:30, attraverso tutti i fusi orari, dal Pacifico alle coste atlantiche, le luci di decine di migliaia di edifici istituzionali e privati, palazzi storici e monumenti si spegneranno per un’ora. Un gesto simbolico per evidenziare l’urgenza di combattere e arrestare il cambiamento climatico i cui effetti stanno già mettendo a dura prova il Pianeta. 

L’inquinamento luminoso è, infatti, un’alterazione dei livelli di luce naturalmente presenti nell’ambiente notturno che provoca danni di diversa natura: ambientali, scientifici, culturali ed economici. 

L’Ora della Terra è un invito a riflettere sull’importanza delle nostre scelte quotidiane e serve a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di adottare uno stile di vita sano e a basso impatto sull’ambiente. È importante ricordare che la salute delle persone dipende da quella del pianeta Terra e attraverso un’azione piccola ma concreta, come quella di spegnere la luce artificiale per sessanta minuti, si può ridurre l’inquinamento luminoso e fare una grande differenza. 

L’annuale appuntamento che mobilita tutti, dalle istituzioni alle comunità e fino ai singoli cittadini, ha l’obiettivo di incrementare la consapevolezza del valore della natura e della biodiversità globale vittima di un allarmante declino che, sottolinea il WWF, viaggia a una velocità senza precedenti.  

L’Ora della Terra, la più grande mobilitazione globale in tema di cambiamenti climatici voluta dal WWF, è un’occasione per richiamare l’attenzione su due delle sfide più complesse che la società moderna è chiamata ad affrontare: il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, un gas incolore e inodore considerato il principale responsabile dell’effetto serra. 

Muoversi a piedi, preferire i mezzi pubblici all’auto privata e utilizzare servizi di sharing mobility sono semplici azioni quotidiane che fanno bene all’ambiente e aiutano a rendere l’aria delle città più pulita e respirabile. 

Dalla prima edizione del 2007, che ha coinvolto la sola città di Sidney, la grande ola di buio si è rapidamente propagata in ogni angolo del Pianeta, lasciando al buio piazze, strade e monumenti simbolo come il Colosseo, Piazza Navona, il Cristo Redentore di Rio, la Torre Eiffel, Il Ponte sul Bosforo e tanti altri luoghi simbolo, per manifestare insieme contro i cambiamenti climatici. 

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