Lo spreco alimentare è tutt’oggi una problematica di dimensioni importanti ma la consapevolezza e l’impegno per ridurlo stanno aumentando sempre di più. È questa la buona notizia dell’edizione 2022 della “Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare” che ricorre ogni anno il 5 febbraio.
ITALIA ED EUROPA A CONFRONTO
Soffermiamoci per un momento ad analizzare quanto emerge dal Food Sustainability Index 2021, report globale sviluppato da The Economist Intelligence Unit (EIU) in collaborazione con il Barilla Center for Food&Nutrition. L’indice 2021 classifica 78 paesi utilizzando 95 metriche individuali su tre pilastri chiave: perdita e spreco di cibo, agricoltura sostenibile e sfide nutrizionali.
Ci si accorge di come, in Italia, nonostante una sempre maggiore consapevolezza e attenzione verso la riduzione dello spreco alimentare, ci siano ancora dei margini di miglioramento; ogni famiglia, infatti, getta ogni anno nella spazzatura 67 Kg di cibo, i servizi di ristorazione altri 26 Kg e le vendite al dettaglio 4 Kg. Questo vuol dire che ogni cittadino italiano, in modo diretto o indiretto, è responsabile dello spreco di 97kg di cibo ogni anno.
COME SI PRESENTA LA SITUAZIONE DELLO SPRECO ALIMENTARE NEL NOSTRO PAESE?
Il peso degli sprechi alimentari è un tema molto sentito dai nostri connazionali: secondo un’indagine svolta da Altroconsumo, l’88% degli italiani sostiene che non sia etico buttare il cibo e l’83% riconosce l’impatto negativo sull’ambiente, tanto che dichiara di essersi impegnato per ridurre lo spreco di cibo in casa.
Questo è il quadro di un’Italia che sta facendo passi incoraggianti nella lotta allo spreco. La consapevolezza della connessione fra spreco alimentare, salute dell’ambiente e dell’uomo sta crescendo sempre di più e sta influenzando il modo di approcciarci al cibo.
L’INSEGNAMENTO DEL LOCKDOWN: COSA ABBIAMO IMPARATO?
Dal lockdown una lezione l’abbiamo imparata, quella di mangiare in modo salutare e cucinare il cibo utilizzando al meglio gli ingredienti a disposizione, in modo da sprecare il meno possibile.
La tendenza a una netta diminuzione dello spreco alimentare domestico, che a livello nazionale e globale gioca la parte del leone con un’incidenza del 60/70% sullo spreco di filiera, si conferma in questo primo scorcio del 2022.
Sempre secondo i dati di Altroconsumo, l’85% degli italiani chiede di rendere obbligatorie per legge le donazioni di cibo ritirato dalla vendita da parte di supermercati e aziende ad associazioni che si occupano di persone bisognose, in seguito all’aumento della povertà generato dalla pandemia di Covid-19.
In fin dei conti basta poco per fare la differenza e ridurre gli sprechi in cucina e al supermercato: pianificare i pasti della settimana, disporre nel frigo gli alimenti in ordine di scadenza in modo da utilizzare per primi quelli più “vecchi” e consumare gli avanzi con ricette creative… piccole accortezze che però fanno davvero la differenza, basta volerlo!