Che sia una moda o un bisogno reale, quella di mangiar sano sta diventando sempre più una pratica popolare tra i consumatori e l’Healthy Food è ormai onnipresente sui banchi alimentari, così come anche nelle comunicazioni social. “Non ci facciamo prendere all’amo – ricorda però il presidente di Casartigiani Verona Luca Luppi -. Non basta che un prodotto sia ben reclamizzato perché automaticamente diventi anche sano. Sempre più aziende alimentari, infatti, stanno creando linee di prodotto healthy strizzando l’occhio ai consumatori, ma un prodotto sano vuol dire ben altro”.
Negli ultimi anni il mercato ha assistito ad un cambiamento dell’industria che ha pian piano riconvertito i suoi prodotti in un’ottica più salutista, togliendo olio di palma, grassi saturi, sale, zuccheri e non solo. Ma basta questo per rendere un cibo un Healthy Food? “Un prodotto industriale, che quindi va incontro a complessi processi di lavorazione, con prodotti che provengono da una filiera lunga, e quindi poco controllata, non potrà rispondere davvero alle esigenze dei clienti più sensibili verso i temi della salute alimentare”, sottolinea infatti il presidente Luppi.
Allora cosa può fare il consumatore per mangiare sano? “In un periodo in cui l’inflazione continua a correre sono cambiate anche le abitudini di spesa degli Italiani – spiega il presidente di Casartigiani Verona -. Adesso si preferisce un carrello più leggero, ma maggiormente attento alla nostra salute e all’ambiente. Si predilige la filiera corta e prodotti con meno sotto lavorati possibili, un prodotto artigianale appunto”.
D’altronde perché un prodotto possa definirsi artigianale deve sottostare a dei severi disciplinari che ne certificano la qualità e questo garantisce quindi la bontà di tutto il processo produttivo, dalla materia prima al prodotto finito. “Anche la sensibilità degli artigiani che lavorano nel settore del cibo è cambiata – spiega Luppi -. Adesso in molti non si limitano a creare prodotti di qualità, ma cercano di realizzare cibi sempre più attenti alle esigenze dei clienti, ecco quindi chi realizza prodotti vegani o senza glutine per chi ha intolleranze e chi li fa proteici o a basso contenuto calorico. Le esigenze di mercato cambiano e anche la tradizione artigiana deve aggiornarsi per restare al passo, ma senza perdere le proprie radici”.
E per voi quanto è importante mangiare bene?
Parola agli artigiani
Quali sono le scelte Healthy che adotti nella produzione dei beni alimentari della tua impresa artigiana? Come riesci ad accontentare i nuovi e sempre più esigenti ed informati clienti? Raccontacelo compilando questo breve questionario.