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MARANA FORNI IN 90 PAESI

L’innovazione è la chiave del futuro

Pizza, pizza e ancora pizza! Un capolavoro di semplicità, gusto e tradizione che riesce a mettere d’accordo proprio tutti. Ma il lavoro che c’è dietro la realizzazione di questo prodotto non è certo cosa da poco.  

Oltre alla sapiente lavorazione dell’impasto e alla minuziosa gestione della lievitazione c’è infatti un’attenta cottura e lo sa bene Ferdinando Marana che nel 1992 ha rivoluzionato il mondo della ristorazione brevettando il primo forno rotante per pizzeria.  

Oggi la Marana Forni è presente in oltre 90 Paesi del mondo con una vasta gamma di forni statici e rotanti che spaziano dalla più autentica tradizione napoletana alle ultime innovazioni in termini di tecnologia e design il tutto per rispondere alle esigenze di ogni cliente. 

“A fine maggio saremo operativi con il nuovo grande capannone di Sona – spiega Manuel Marana, figlio di Ferdinando -. 6.400 metri quadri in cui troveranno spazio non solo macchinari con tecnologia 4.0, ad esempio per il taglio laser, la stampa, la saldatura e la pittura, in modo da proporre forni e design sempre più performanti, ma anche uno showroom e un’area dedicata ad una scuola per imparare l’arte della pizza”. 

Insomma, Marana Forni non arresta la sua corsa e anche oggi continua a dare il suo apporto al mondo dei forni per pizza (a legna, a gas, a pellet e combinati), ma in un’ottica sempre più sostenibile.  

“Già nel 2020, in tempi non sospetti, siamo partiti con il Report della sostenibilità – spiega Manuel -. Questo documento mette insieme tutti quei piccoli e grandi gesti che insieme possono fare la differenza, come ad esempio ridurre il numero di stampe o usare carta riciclata, ma anche evitare gli sprechi, noi infatti stiamo già recuperando parte dell’acqua di produzione per riutilizzarla. E abbiamo l’ambizione di fare molto di più – spiega Manuel –  come piantare un albero per ogni forno venduto, e fare in modo che nello showroom l’impianto di riscaldamento venga coadiuvato proprio dal calore dei forni”.  

Ma la sostenibilità si declina anche in altri aspetti: “I progetti che abbiamo in cantiere e che adesso stiamo studiando sono diversi – sottolinea Manuel – tra questi c’è anche il recupero dei vecchi forni e delle pietre dismesse in una nuova forma di economia circolare. Inoltre, l’obiettivo sarà anche quello di usare pitture maggiormente sostenibili per ridurne l’impatto sull’ambiente”. 

“Con questi interventi puntiamo ad accrescere la responsabilità sociale di impresa, rafforzare il welfare aziendale e investire sul futuro, che per noi è fatto di sostenibilità e innovazione”. 

 

Lucrezia Melissari

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