Questi alimenti sono davvero sicuri per il consumatore?
Il 26 gennaio 2023 è entrato in vigore il regolamento UE che autorizza la messa in commercio, in tutti gli stati membri, di larve di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore) congelate, in pasta, essiccate e in polvere.
L’apertura alla vendita di questi alimenti è frutto di una normativa europea del 2018 sui cd. “novel food”, che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali importati da paesi terzi.
Le norme Ue non mancano di includere requisiti specifici di etichettatura per quanto riguarda gli allergeni poiché le proteine da insetti possono causare reazioni soprattutto nei soggetti già allergici a crostacei, acari della polvere e, in alcuni casi, ai molluschi. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), ha sconsigliato il consumo ai minori di 18 anni del verme della farina minore (Alphitobus diaperinus), con un approfondito parere scientifico che viene riportato proprio all’interno del regolamento Ue che ne autorizza l’immissione sul mercato.
Ma allora perché permettere la messa in commercio di tali prodotti? Tra le ragioni che hanno spinto l’Unione europea ad aprire alla commercializzazione degli insetti come alimenti c’è l’esigenza di trovare fonti di proteine alternative per rendere più sostenibile il sistema alimentare.
Secondo l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), il consumo alimentare di insetti svolgerà un ruolo di primo piano nell’affrontare le numerose sfide del futuro. Gli insetti, infatti, oltre ad essere ricchi di proteine e nutrienti, incidono meno dell’1% sull’emissione di carbonio totale connessa all’allevamento; questo aspetto, non di poco conto, li rende un’alternativa sostenibile alla carne e altri alimenti della dieta tradizionale. In Italia, a meno di due mesi dalla messa in commercio dei cd. novel food, continua a esserci scarso interesse e molta diffidenza da parte dei consumatori; la maggioranza degli italiani oltre a dichiararsi contraria alla scelta dell’Ue ritiene che serva una maggior tutela della nostra cd. dieta mediterranea.
Avv. Maria Giovanna Zandonà
Resp. di Casa del Consumatore a Verona centro