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NUOVE FORME DI RISTORAZIONE

Il mondo della ristorazione ha subito un forte cambiamento in questi ultimi anni, proiettando il proprio business model verso la digitalizzazione. Il delivery, in particolare, rappresenta l’area che ha avuto un boom di crescita maggiore e che ha assistito alla nascita di “virtual brand”, una tipologia di brand che oggi è possibile trovare esclusivamente all’interno delle piattaforme di delivery perché non hanno una sede fisica. Come spesso accade, anche nell’ambito ristorativo gli americani sono stati i precursori di nuovi concetti di food service come quello di “Dark Kitchen” e di “Ghost Kitchen”.  

Il grosso vantaggio del digitale è la possibilità che le piattaforme hanno di fornire i dati a loro disposizione, la struttura e il servizio di delivery. Sono proprio i dati, oggi, ad acquisire un valore fondamentale all’interno della ristorazione e ne esistono di diversi tipi, ad esempio, la presenza di un brand sui social fornisce una tipologia di dati utile a creare degli insights per il proprio marketing. Altre chiavi di lettura vengono fornite dai dati del booking del proprio ristorante o da quelli delle app interne, utilizzate per creare community, loyalty e consumo diretto. Infine, un’altra fonte preziosa di informazioni è quella derivante dalle piattaforme di delivery. Non basta semplicemente raccogliere i dati, bisogna saperli interpretare in modo corretto perché da “insights” essi si trasformino in “actionable insights”. Una sfida non indifferente per il ristoratore o l’artigiano che si trova a dover diventare a tutti gli effetti un imprenditore digitale. 

Un’attenzione particolare deve essere rivolta anche al packaging dentro cui si riceve il cibo delivery. La base valoriale dell’azienda diventa ancora più fondamentale, come fosse il touch point che il brand ha per dialogare con il consumatore, portando a casa l’esperienza del ristorante non soltanto nel cibo in sé o nella composizione del cibo ma anche nel packaging che lo contiene. Il consumatore di oggi è particolarmente attento all’eticità e alla sostenibilità, per questo focalizzarsi sulla tipologia di packaging è un elemento chiave nella costruzione della relazione con il proprio cliente. 

Sono sempre di più le aziende che scelgono di inserire l’eticità nel loro statuto e anche nel mondo della ristorazione ha iniziato a farsi strada il concetto di “Benefit Corporation”, ovvero la possibilità di poter cambiare lo statuto della propria azienda venendo certificati da un ente internazionale. La missione e l’impatto che l’imprenditore vuole dare con la sua azienda non si riflette soltanto da un punto di vista economico ma anche da un punto di vista sociale. Ad oggi, la necessità di raccontarsi e di confrontarsi è sempre più impellente. 

Non si tratta più di una ristorazione che nasce dalla cucina ma di una ristorazione che nasce da un progetto industriale, da un’attenzione al marketing, alla sostenibilità e ad aree finanziarie che permettono alle nuove aziende italiane nel panorama del food service di affermare il Made in Italy in Italia e nel resto del mondo. 

La ristorazione si rivela quindi un’industria sexy per la finanza e segmento industriale che sempre più spesso è soggetto di fusioni, di iniezioni di nuovi capitali, di conversazioni a cui prima la ristorazione non apparteneva. 

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