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PRANZO DI NOZZE: PRENOTARE IL RISTORANTE SENZA SPECIFICARE È LECITO?

Qualche mese fa ha fatto molto discutere il caso di una coppia di sposi che aveva riservato un pranzo in ristorante, per trenta persone, senza dire che si trattava di una festa di nozze. Il ristoratore, vedendosi arrivare la sposa in abito bianco e lo sposo in completo elegante, ha da subito pensato ad uno scherzo, per poi, invece, prendere coscienza che si trattava di una novella coppia di sposi con tanto di invitati al seguito.

Il proprietario del locale non ha nascosto il proprio disappunto per non essere stato avvisato; gli sposi, dal canto loro, si sono giustificati spiegando che, in tal modo, avrebbero speso molto meno. È risaputo, quando si tratta di organizzare un matrimonio, le spese da sostenere sono tante e, spesso, anche importanti; ma è lecito prenotare un pranzo di nozze senza informare il titolare del ristorante?

Nell’ottica dei ristoratori, il raggiungimento dell’accordo sulla prenotazione, senza averne prima chiarito i termini, corrisponde a un comportamento illecito, ma, nel caso preso in esame, la condotta degli sposi è da ritenere perfettamente in linea con la legge. Il ristoratore avrebbe potuto opporre rimostranze solo nel caso in cui gli sposi avessero richiesto degli extra o dei servizi supplementari al pranzo puro e semplice. Se gli sposi decidono di festeggiare in un ristorante con un pasto “normale” in compagnia di amici e parenti stretti, il ristoratore nulla può eccepire.

Legalmente, l’accordo raggiunto tra il ristoratore e le parti, è un contratto di ristorazione in cui tutti assumono reciproche obbligazioni: da un lato quella di somministrare cibo e bevande e, dall’altro lato, quella di pagare il relativo prezzo. L’importo della prestazione deve essere chiaro sin dalla conclusione del contratto; la cosa importante è che i prezzi siano sempre precisati e chiari.
In generale, la legge non impone al committente di esplicitare le ragioni per cui intende concludere il contratto, quindi, anche chi conclude un contratto di ristorazione non è tenuto a indicare i motivi. Nessun ristoratore può quindi esigere dal cliente un pagamento aggiuntivo per una ricorrenza, a meno che non sia giustificato dalla richiesta di ulteriori servizi, come abbiamo già precisato.

Da ciò, si può trarre una conclusione: il prezzo per il pranzo o la cena deve essere calcolato sulla base delle prestazioni richieste al ristoratore e non su altri elementi, eventualmente suggestivi, come appunto una cerimonia di nozze. A mio avviso sarebbe comunque auspicabile rendere partecipe il ristoratore del motivo del pranzo o della cena; se è vero che agli sposi potrebbe non dar fastidio la presenza di altri commensali, questo non necessariamente deve essere vero anche per chi, a sua insaputa, si trova nel bel mezzo di un importante festeggiamento.

Inoltre, se il ristoratore fosse informato dell’evento potrebbe consigliarvi un menù speciale e proporvi eventuali servizi extra della sua struttura, rendendo un evento così importante, come un pranzo di nozze, un momento indimenticabile e unico.

Avv. Maria Giovanna Zandonà,
Resp. di Casa del Consumatore a Verona centro

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