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PROFESSIONE BARLADY: UN TREND IN CRESCITA

Il mondo della Mixology è in continua evoluzione e con esso cambia anche la professione di bartender, al quale ormai non è più richiesta la sola capacità di saper fare dei buoni cocktail ma anche e soprattutto, un solido bagaglio di conoscenze e tecniche.  

Sebbene possa sembrare facile a prima vista, il bartending è da considerarsi una vera e propria arte che sta vivendo un momento di grande riscoperta. Negli ultimi anni la formazione ha assunto un ruolo sempre più fondamentale perché difficilmente ci si può improvvisare bartender e, se si desidera fare carriera, è bene affidarsi alla guida di professionisti del settore.  

Cresce in maniera esponenziale il numero di ragazze che decidono di avvicinarsi a questo mondo, seguendo così le orme di Ada Coleman, la prima barlady della storia.  

Lo sanno bene Martina Lucchini, Arianna Zantedeschi, Alice Girardi e Deborah Tirapelle, le quattro barlady che lo scorso luglio hanno preso parte al corso di Mixology e Caffetteria svoltosi in Accadica, Academy di formazione dedicata al food&beverage con sede a San Giovanni Lupatoto (VR).  

Quattro giornate formative in cui le allieve hanno avuto la possibilità di cimentarsi nell’arte della miscelazione e della caffetteria, consolidando così le loro conoscenze e imparando nuovi tecnicismi e miscele. 

Alice Girardi, barlady di Special Mr Martini a Verona, da sempre innamorata di questo lavoro afferma: “Sono sempre stata attratta dal mondo della mixology e dall’atmosfera conviviale che si respira all’interno di un locale. Ho scelto questo mestiere come prima esperienza lavorativa e grazie al supporto dei miei colleghi più esperti, ho iniziato fin da subito a fare pratica dietro al bancone”. 

Deborah Tirapelle, barlady di Bar Tre Garofani a Soave, si è invece avvicinata a questo settore per caso. “Da un semplice lavoretto – ha detto – la bartendency è diventata una vera e propria passione. Con il tempo, la voglia di migliorarmi è cresciuta sempre di più, arrivando a desiderare di raggiungere i livelli più alti”. 

Ma a questa professione spesso ci si appassiona grazie al proprio gruppo di lavoro come nel caso di Martina Lucchini, barlady di La Luma a Borgo Virgilio (MN), che racconta: “Lavorare in un ambiente giovane e dinamico come il nostro stimola la creatività e la voglia di imparare sempre qualcosa di nuovo. La volontà di sperimentare dietro il bancone è ciò che alimenta e tiene vivo il nostro lavoro!”. 

Infine, come afferma Arianna Zantedeschi, barlady di Osteria Perbacco a Sant’Ambrogio di Valpolicella (VR), “l’empatia è il tratto caratteristico del lavoro di ogni bartender. L’abilità di instaurare un dialogo con i propri clienti, ponendosi sempre in maniera educata e rispettosa, è la chiave per creare dei legami solidi e continuativi che ripaghino nel tempo”.  

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