Nella pittoresca regione della Val Bormida, immersa tra le verdi colline dell’Italia settentrionale, si nasconde un vero e proprio tesoro gastronomico: le Castagne della Val Bormida, un presidio Slow Food che incarna l’essenza stessa della tradizione e della bontà. Ciò che rende queste Castagne così speciali è la combinazione di fattori unici che si manifestano nella loro coltivazione e nel loro sapore inconfondibile.
La Val Bormida, con il suo clima mite e umido, i suoli ricchi di minerali e le antiche tradizioni agricole tramandate di generazione in generazione, offre l’ambiente ideale per la crescita di queste castagne di alta qualità. Le Castagne della Val Bormida sono diverse dalle altre varietà per la loro forma tondeggiante e per la buccia leggermente più chiara. Quando si aprono, rivelano un interno morbido e dolce, che si scioglie in bocca con una delicatezza irresistibile. Il loro sapore è un equilibrio perfetto tra dolcezza e note leggermente amare, che conferisce loro un carattere unico e apprezzato dai buongustai di tutto il mondo.
Ma ciò che le rende ancora più speciali è l’impegno dei produttori locali nel preservare e promuovere questa eccellenza gastronomica. Il presidio Slow Food è stato istituito per proteggere e valorizzare le castagne autoctone della regione, incoraggiando le pratiche agricole sostenibili e la conservazione delle varietà tradizionali.
La raccolta delle Castagne della Val Bormida avviene a mano, secondo antiche tradizioni, e rappresenta un momento di grande importanza per la comunità locale. Le castagne vengono poi lavorate con cura artigianale, sia per il consumo fresco che per la produzione di specialità come farina di castagne, miele e dolci tradizionali, che si sono guadagnati un posto d’onore nella cucina regionale.
Non sono solo un alimento prelibato, ma anche un simbolo di identità culturale e di connessione con la natura e la storia del territorio. Ogni morso è un tuffo nel passato, un modo per assaporare le radici e le tradizioni di una comunità che ha saputo preservare con orgoglio l’eredità dei propri antenati.